Tu sei qui

CCIAA CASERTA-Bollettino Excelsior- DICEMBRE 2023

Excelsior Informa – Provincia di Caserta – DICEMBRE 2023

Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale. Sono 4.830 le opportunità di lavoro offerte dalle imprese casertane per il mese di dicembre, +700 unità rispetto allo stesso periodo del 2022 (+16,9%); nel trimestre dicembre 2023-febbraio 2024 le imprese hanno in programma di assumere 15.880 di lavoratori (+1.520 unità rispetto al trimestre dicembre 2022-febbraio 2023, +10,6%). A livello regionale, le entrate programmate sono 27.590 per il mese di dicembre (+3.890 rispetto ad un anno fa, +16,5%) e 97.520 per il trimestre (+ 11.160 unità rispetto all’analogo periodo di un anno fa, +12,9 %). A livello nazionale, sono circa 352mila le assunzioni programmate dalle imprese per il mese di dicembre e salgono quasi a 1,3 milioni quelle previste per l’intero trimestre dicembre-febbraio, con un incremento rispetto allo scorso anno del +7% (+23mila assunzioni) nel mese e del +6,9% (+84mila assunzioni) nel trimestre. Delle entrate previste in Campania (27.590 unità) è la provincia di Napoli ad assorbire più della metà delle assunzioni (54,6%) con 15.070 entrate. Segue la provincia di Salerno (18,1%) e la provincia di Caserta (17,5%).  L’incidenza delle imprese che assumono nel periodo, per la provincia di Caserta, è pari all’ 11,7% (Campania 11,3%, Mezzogiorno 11,1%, Italia 12,9%). A dicembre, in provincia, i servizi segnalano 3.620 assunzioni nel mese (+27% rispetto a 12 mesi fa) e 11.350 nel trimestre dicembre-febbraio (+20,2% rispetto all’analogo trimestre). A tenere alta la domanda di lavoro sono il commercio (+69,1% nel mese; +48,1% nel trimestre) e il turismo (+20% nel mese; +6,8% nel trimestre).  Per l’industria si registra, invece, una flessione pari al -6,9% nel mese e -7,9% nel trimestre. Il 16,5% dei contratti programmati sarà destinato alle figure "high skill"(Campania 18,8%, Italia 18,7%). Il 13,2% delle entrate sarà destinato a personale laureato (Campania 14,0%; Italia 13,9%). Ai giovani sarà destinato il 36,6% dei contratti programmati (Campania 32,8%, Italia 32,2%), in aumento rispetto al mese precedente (+2,5 p.p.) e ad un anno fa (+4,1 p.p.). Si attesta al 39% la quota di assunzioni di difficile reperimento, in aumento rispetto al mese precedente (+1,3 p.p.) e in sensibile calo rispetto ad un anno fa (-1,6 p.p.). L'indicatore per la regione è pari al 43,8%, in aumento di circa 2,7 p.p. rispetto al mese precedente ed un anno fa. Per l'Italia il mismatch tra domanda e offerta di lavoro si attesta al 48,5%, stabile rispetto al mese precedente ed in crescita di 3,2 p.p. rispetto ad un anno fa.  

Aree funzionali di inserimento delle professioni. Delle 4.830 entrate programmate, più di 7 assunzioni su dieci saranno collocate nell’area produzione beni ed erogazione del servizio e nelle aree commerciali e della vendita. Più della metà (57,1%) delle assunzioni previste per le aree commerciali e della vendita è destinata ai giovani.  La difficoltà di reperimento che, complessivamente riguarda il 39% delle ricerche del personale, raggiunge il 49,4% per i profili da inserire nell’area produzione beni ed erogazione del servizio.

Le professioni riservate ai giovani. Il 36,6% delle entrate programmate nel mese di dicembre viene espressamente riservato ai giovani fino a 29 anni (Campania 32,8%, Italia 32,2%). La quota è più alta sia rispetto al mese precedente (34,1% a novembre 2023) che rispetto a dicembre 2022 (32,5%). Il 54,1% delle entrate degli "Impiegati, professioni commerciali e nei servizi" è destinato ai giovani. All’interno di questo gruppo professionale, le maggior opportunità per i giovani sono: addetti alle vendite (63,1%), esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (52,7%), operatori della cura estetica (52%).

Lavoratori previsti in entrata per gruppo professionale secondo la difficoltà di reperimento e l'esperienza richiesta.  In termini assoluti, i profili professionali che prevedono più entrate sono: addetti alle vendite (1.350 unità), esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (430), operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (330), personale non qualificato nei servizi di pulizia (290 unità), conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (250). Le prime cinque figure professionali più richieste concentrano il 55% delle entrate complessive previste. Nel 39% dei casi le imprese del territorio prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati (Campania 43,8%; Italia 48,5%), in aumento sia rispetto a novembre 2023 (37,7%) che rispetto ad un anno fa (40,6%; dicembre 2022). Le professioni più difficile da reperire, secondo le imprese, sono: Operai addetti a macchinari fissi per l'industria alimentare (81,8%), Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (78,8%), Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (72%). Per il 68,6% delle entrate viene richiesta esperienza nella professione (19,8%) o nel settore (48,7%).

Titoli di studio più richiesti e quelli di più difficile reperimento. Il 13,1% delle assunzioni (630 unità) previste sul territorio sarà destinato a personale laureato (Campania 14,0%; Italia 13,9%). Nel 34,3% dei casi verrà richiesto un livello di istruzione secondario (1.650 unità). Per la Campania, le opportunità per i diplomati è del 29,9%, mentre a livello nazionale la percentuale si attesta al 28,5%. Il titolo di studio più richiesto, a livello universitario, è quello ad indirizzo insegnamento e formazione (160 unità), indirizzo economico (150 unità), indirizzo scienze matematiche, fisiche e informatiche (70 unità). A livello secondario gli indirizzi maggiormente richiesti sono: amministrazione, finanza e marketing (570), indirizzo artistico-licei (210), indirizzo turismo, enogastronomia e ospitalità (160). Per la qualifica di formazione o diploma professionale gli indirizzi più indicati dalle imprese sono: servizi di vendita (340), edile (180), sistemi e servizi logistici (150). Le imprese dichiarano che avranno difficoltà a reperire laureati con indirizzo sanitario e paramedico (81,1%). Per i diplomati, sarà difficile reperire quelli ad indirizzo costruzioni, ambiente e territorio (71,1%), indirizzo meccanica, meccatronica ed energia (65,8%), indirizzo turismo, enogastronomia e ospitalità (63,3%). Per i qualificati sarà difficile trovare quelli con indirizzo ristorazione (84,5%) e benessere (67,7%).

Dinamiche settoriali. I contratti programmati dalle imprese dell'industria sono 1.200, il 24,9% del totale (Campania 23,9%, Italia 26,4%), mentre il 75,1% delle entrate programmate (3.620) si concentreranno nel settore dei servizi (Campania 76,1%, Italia 73,6%). Rispetto a dicembre 2022, si registra un aumento della domanda di lavoro (+16,9%), da attribuire prevalentemente al settore dei servizi (+27%). Le entrate previste per l’industria registrano un calo del -6,9%. Il 75,3% delle entrate programmate interessano le imprese con meno di 50 dipendenti (Campania 66,7%; Italia 60,8%).

Lavoratori previsti in entrata per settore di attività secondo la tipologia contrattuale. Analizzando la tipologia contrattuale, nell’86,6% dei casi verrà proposto un contratto alle dipendenze, -0,4 p.p. rispetto al mese precedente e ad un anno fa (87%). Per il personale alle dipendenze, verrà proposto nel 70% dei casi un contratto a tempo determinato, nel 25% un contratto a tempo indeterminato, nel 4% apprendistato e nel 2% altri contratti. Il ricorso al contratto a tempo determinato è più frequente nel commercio (75%) e turismo (74%). Mentre, il contratto a tempo indeterminato è maggiormente indicato nell’industria manifatturiera e PU (34%) e servizi alle imprese (32%).

Ti è stata utile questa pagina?: 
0
No votes yet
Share