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CCIAA CASERTA - Bollettino Excelsior - NOVEMBRE 2022

 

Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale. Sono 4.690 le opportunità di lavoro offerte dalle imprese casertane per il mese di novembre, -880 unità rispetto allo stesso periodo del 2021; nel trimestre novembre 2022 – gennaio 2023 le imprese hanno in programma di assumere 13.460 di lavoratori (-1.850 unità rispetto al trimestre novembre 2021- gennaio 2022). La flessione registrata sconta l’effetto di “rimbalzo” sperimentato lo scorso anno che ha portato a un aumento del PIL (+6,7%).    Il 16,4% delle assunzioni previste in Campania (28.600 unità) è destinata alla provincia di Caserta.    Le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 10,4% del totale (Campania 9,4%, Italia 10,9%). Le previsioni meno favorevoli pesano maggiormente sui programmi di assunzioni nel settore delle costruzioni (-10,6% nel mese e -1,2% nel trimestre) e servizi alle imprese (-43% nel mese e -26,3% nel trimestre). E’ il settore del commercio a registrare le maggiori opportunità con 1.060 assunzioni a novembre (+11,6% rispetto alle previsioni 2021) e 2.790 assunzioni nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023 (-2,8% rispetto a novembre 2021-gennaio 2022). Il 17,3% dei contratti programmati sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (figure " high skill"), quota inferiore sia alla media regionale che a quella nazionale, pari al 20%. Il 15,5% delle entrate sarà destinato a personale laureato (Campania e Italia ,20%). Ai giovani sarà destinato il 31% dei contratti programmati (Campania 29,3%, Italia 31,3%). Le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati in 40,4 casi su 100 (+7,7 punti percentuali rispetto a novembre 2021). L'indicatore per la regione è pari al 42,2% e per l'Italia si attesta al 46,4% (un valore superiore di circa 8 punti percentuali rispetto ad un anno fa).

Aree funzionali di inserimento delle professioni. Delle 4.690 entrate programmate, il 39,3% saranno collocate nell'area "Produzione beni ed erogazione del servizio"; segue l'area "Commerciale e vendita" con il 22,9% del totale. Per le aree "commerciali e della vendita" il 53,2% delle assunzioni previste è destinata ai giovani. Nel 55,1% dei casi l'azienda avrà difficoltà nel trovare profili da inserire nell'area "Tecniche e progettazione". Rispetto a novembre 2021, è in sensibile aumento la quota delle figure professionali da inserire nell’area direzione e servizi generali (+2 punti percentuali).

Le professioni riservate ai giovani. Il 31% delle entrate programmate nel mese di novembre viene espressamente riservato ai giovani fino a 29 anni (Campania 29,3%, Italia 31,3%). La quota è sensibilmente più elevata rispetto ad ottobre 2022 (30%) ed è decisamente aumentata rispetto a novembre 2021 (25,1%). Il 44,8% delle entrate degli "Impiegati, professioni commerciali e nei servizi" è destinato ai giovani. I comparti di attività che prevedono più opportunità per i giovani, secondo le indicazioni delle imprese, sono gli operai specializzati e conduttori di impianti nell'industria alimentare (75,6%), commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione (62,5%), commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all'ingrosso (61,8%), operai specializzati nelle industrie del legno e della carta (52,8%).

Lavoratori previsti in entrata per gruppo professionale secondo la difficoltà di reperimento e l'esperienza richiesta.  Circa il 50% delle entrate complessive sono concentrati in sei profili professionali: 1. Commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all'ingrosso (11,3%); 2. Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (10,4%); 3. Conduttori di mezzi di trasporto (10%); 4. Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (8,3%); 5. Commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione (5,1%); 6. Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (4,7%). Nel 40,4% dei casi le imprese del territorio prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati (Campania 42,2%; Italia 46,4%), in aumento rispetto al mese precedente (38%) e novembre 2021 quando il mismatch tra domanda e offerta si attestava al 32,7%. Le professioni più difficile da reperire, secondo le imprese, sono: Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici  (67,3%), Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici  (65,1%), Personale generico nelle costruzioni (62,7%), Tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell'istruzione (57,4%). Per una quota pari al 76,9% delle entrate viene richiesta esperienza nella professione (24,4%) o nel settore (52,4%).

Titoli di studio più richiesti e quelli di più difficile reperimento. Il 15,5% delle assunzioni (730 unità) previste sul territorio (Campania 16%; Italia 15,1%) sarà destinato a personale laureato. Nel 31,9% dei casi verrà richiesto un livello di istruzione secondario (1.500 unità), superiore al dato sia regionale (30,4%) che nazionale (29,9%). Il titolo di studio più richiesto, a livello universitario, è quello dell’insegnamento e formazione e quello economico (entrambi 160 assunzioni). A livello secondario gli indirizzi maggiormente richiesti sono: amministrazione, finanza e marketing (440), turismo, enogastronomia e ospitalità (240), meccanica, meccatronica ed energia (120). Per la qualifica di formazione o diploma professionale gli indirizzi più indicati dalle imprese sono: edile (150), elettrico (100) meccanica (90). Le imprese dichiarano che avranno difficoltà a reperire laureati con indirizzo medico e odontoiatrico (95,2%), linguistico, traduttori e interpreti (95%), sanitario e paramedico (86%). Per i diplomati, sarà difficile reperire quelli ad indirizzo chimica, materiali e biotecnologie (88,9%), agrario, agroalimentare e agroindustria (67,2%), elettronica ed elettrotecnica (63,1%). Per i qualificati sarà difficile trovare quelli con indirizzo edile (90,9%), indirizzo trasformazione agroalimentare (81,1%) e indirizzo sistemi e servizi logistici (68%).

Dinamiche settoriali. I contratti programmati dalle imprese dell'industria sono 1.520, il 32,4 % del totale (Campania 29,6%, Italia 31,6%), mentre il 67,6% delle entrate programmate si concentreranno nel settore dei servizi (Campania 70,4%, Italia 68,4%). Rispetto a novembre 2021, si osserva un calo delle assunzioni programmate per tutti i settori di attività economica, tranne che per quello del commercio che registra una variazione positiva dell’11,6% (1.060 entrate programmate nel mese di novembre 2022 contro le 906 unita dello stesso mese del 2021).  Il 77% delle entrate programmate interessano le imprese con meno di 50 dipendenti.

Lavoratori previsti in entrata per settore di attività secondo la tipologia contrattuale. Analizzando la tipologia contrattuale, nell' 86,7% dei casi verrà proposto un contratto alle dipendenze, in sostanziale stabilità rispetto a quanto indicato a novembre 2021 (86,8%). Nel 5,7% dei casi verrà proposto un contratto di somministrazione, nel 4,8% contratti non alle dipendenze e nel 2,8% contratti di collaborazioni. Per il personale alle dipendenze, verrà proposto nel 67% dei casi un contratto a tempo determinato, nel 28% un contratto a tempo indeterminato, nel 4% apprendistato e nell’1% altri contratti. Il ricorso al contratto a tempo determinato è più frequente nei servizi alle persone (72%) e turismo (69%). Mentre, il contratto a tempo indeterminato è maggiormente indicato nell’industria manifatturiera e PU  e costruzioni (32%).

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