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CCIAA CASERTA - Bollettino Excelsior-OTTOBRE 2023

Excelsior Informa – Provincia di Caserta – OTTOBRE 2023
Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale. Sono 6.270 le opportunità di lavoro offerte dalle imprese casertane per il mese di ottobre, -470 unità rispetto allo stesso periodo del 2022 (-6,8%); nel trimestre ottobre-dicembre 2023 le imprese hanno in programma di assumere 14.890 di lavoratori (- 1.170 unità rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2022, -7,3%). A livello regionale, le entrate programmate sono 36.970 per il mese di ottobre (-1.870 rispetto ad un anno fa,-4,8%) e 88.090 per il trimestre ottobre-dicembre (-5.280 rispetto all’analogo periodo di un anno fa,-5,7%). A livello nazionale, sono circa 472mila gli ingressi programmati dalle imprese (con un contratto superiore a un mese o a tempo indeterminato) per il mese di ottobre, -5.570 unità in meno (-1,2%) rispetto a quanto programmato un anno fa. Per l’intero trimestre ottobre-dicembre 2023 le assunzioni previste superano di poco 1,2 milioni, con una leggera flessione (-1,4%) rispetto all’analogo periodo del 2022, a conferma del rallentamento che sta interessando l’economia globale ed europea.Delle entrate previste in Campania (36.970 unità), è la provincia di Napoli ad assorbire più della metà delle assunzioni (53,2%) con 19.650 entrate. Segue la provincia di Salerno (19,1%) e la provincia di Caserta (17%).  L’incidenza delle imprese che assumono nel periodo, per la provincia di Caserta, è pari al 13,6% (Campania 12,6%, Italia 14,6%). In provincia, l’industria mostra una leggera flessione nel mese (-0,5% rispetto allo scorso anno) che pare destinata ad accentuarsi nel trimestre (- 9,5%). Più marcato è il rallentamento nei servizi che nel mese di ottobre prevede 4.390 assunzioni (-12,5 rispetto ad un anno fa). Flessione che si attenua nel trimestre di fine anno (-5%). E’ il settore del commercio, sia nel mese che nel trimestre, a segnalare una domanda in crescita con 1.240 assunzioni ad ottobre (+0,8% rispetto ad un anno fa) e 3.310 assunzioni nel trimestre ottobre-dicembre (+2,8% rispetto allo stesso periodo del 2022).
Il 19,4% dei contratti programmati sarà destinato alle figure "high skill"(Campania 20,5%, Italia 19,3%). Il 17,8% delle entrate sarà destinato a personale laureato (Campania 16,7%; Italia 14,5%). Ai giovani sarà destinato il 31,1% dei contratti programmati (Campania 30,8%, Italia 31,5%). Si attesta al 46,8% la quota di assunzioni di difficile reperimento, (+8,8 p.p. rispetto ad un anno fa). L'indicatore per la regione è pari al 46,9% (+7,5 p.p) e per l'Italia si attesta al 51% (in aumento di 5,5 punti percentuali rispetto ad ottobre 2022).
Aree funzionali di inserimento delle professioni. Delle 6.270 entrate programmate, il 46,7% saranno collocate nell'area "Produzione beni ed erogazione del servizio". Il 48,5% delle assunzioni previste per le aree commerciali e della vendita è destinata ai giovani.  La difficoltà di reperimento che, complessivamente riguarda il 46,8% delle ricerche del personale, raggiunge il 52,2% per i profili da inserire nell’Area produzione beni ed erogazione del servizio.
 Le professioni riservate ai giovani. Il 31,1% delle entrate programmate nel mese di ottobre viene espressamente riservato ai giovani fino a 29 anni (Campania 30,8%, Italia 31,5%). La quota è più alta sia rispetto al mese precedente (26,5% a settembre 2023) che rispetto ad ottobre 2022 (30%). Il 48,8% delle entrate degli "Impiegati, professioni commerciali e nei servizi" è destinato ai giovani. All’interno di questo gruppo professionale, le maggior opportunità per i giovani sono: operatori della cura estetica (65,3%), addetti alle vendite (59,7%), professioni qualificate nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia (57,1%).
Lavoratori previsti in entrata per gruppo professionale secondo la difficoltà di reperimento e l'esperienza richiesta.  In termini assoluti, i profili professionali che prevedono più entrate sono: addetti alle vendite (820 unità), esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (640), Operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (580), conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (420 unità). Le prime quattro figure professionali più richieste concentrano il 39,2% delle entrate complessive previste. Nel 46,8% dei casi le imprese del territorio prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati (Campania 46,9%; Italia 51%), in crescita sia rispetto a settembre 2023 (40,4%) che rispetto ad un anno fa (38%; ottobre 2022). Le professioni più difficile da reperire, secondo le imprese, sono: Medici (100%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (92,3%) e esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (73,6%). Per il 72,9% delle entrate viene richiesta esperienza nella professione (27,5%) o nel settore (45,4%).
Titoli di studio più richiesti e quelli di più difficile reperimento. Il 17,8% delle assunzioni (1.120 unità) previste sul territorio sarà destinato a personale laureato (Campania 16,7%; Italia 14,5%). Nel 29,3% dei casi verrà richiesto un livello di istruzione secondario (1.830 unità). Per la Campania, le opportunità per i diplomati è del 29,2%, mentre a livello nazionale la percentuale si attesta al 28,7%. Il titolo di studio più richiesto, a livello universitario, è quello ad indirizzo insegnamento e formazione (320 unità), indirizzo economico (200 unità) e indirizzo sanitario e paramedico (110 unità). A livello secondario gli indirizzi maggiormente richiesti sono: amministrazione, finanza e marketing (470), turismo, enogastronomia e ospitalità (280), socio-sanitario (160). Per la qualifica di formazione o diploma professionale gli indirizzi più indicati dalle imprese sono: edile (290), sistemi e servizi logistici (250) e trasformazione agroalimentare (220). Le imprese dichiarano che avranno difficoltà a reperire laureati con indirizzo medico e odontoiatrico (100%) e indirizzo chimico-farmaceutico (79,2%). Per i diplomati, sarà difficile reperire quelli ad indirizzo elettronica ed elettrotecnica (71,9%) e turismo, enogastronomia e ospitalità (71,4%). Per i qualificati sarà difficile trovare quelli con indirizzo riparazione dei veicoli a motore (96,1%) e trasformazione agroalimentare (75,8%).
Dinamiche settoriali. I contratti programmati dalle imprese dell'industria sono 1.960, il 31,3 % del totale (Campania 27,9%, Italia 31,8%), mentre il 68,7% delle entrate programmate (4.310) si concentreranno nel settore dei servizi (Campania 72,1%, Italia 68,2%). Rispetto ad ottobre 2022, si registra un calo della domanda di lavoro (-6,8%), da attribuire quasi completamente al settore dei servizi (-9,5%). Le entrate previste per l’industria restano sostanzialmente stabili (-0,5%). Il 76,8% delle entrate programmate interessano le imprese con meno di 50 dipendenti (Campania 73,6%; Italia 62,5%).
Lavoratori previsti in entrata per settore di attività secondo la tipologia contrattuale. Analizzando la tipologia contrattuale, nell’ 88,7% dei casi verrà proposto un contratto alle dipendenze, +5,7 p.p. in più rispetto un anno fa (83%). Per il personale alle dipendenze, verrà proposto nel 68% dei casi un contratto a tempo determinato, nel 26% un contratto a tempo indeterminato, nel 5% apprendistato e nel 2% altri contratti. Il ricorso al contratto a tempo determinato è più frequente nei servizi alle persone (73%) e servizi alle imprese (70%). Mentre, il contratto a tempo indeterminato è maggiormente indicato nelle costruzioni (33%) e commercio (26%).
 
 
 
 
 
    
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