Tu sei qui

CCIAA CASERTA-Bollettino Excelsior- SETTEMBRE 2024

 
 
Excelsior Informa – Provincia di Caserta – SETTEMBRE 2024
 
Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale.
 
Sono 6.640 le opportunità di lavoro offerte dalle imprese casertane per il mese di settembre, -560 unità rispetto allo stesso periodo del 2023 (-7,8%); nel trimestre settembre-novembre 2024 le imprese hanno in programma di assumere 18.760 (-800 unità rispetto al trimestre settembre-novembre 2023, -4,1%). A livello regionale, le entrate programmate sono 39.140 per il mese di settembre (-2.570 unità rispetto ad un anno fa, -6,2 %) e 114.340 per il trimestre settembre-novembre (stabili rispetto all’analogo periodo di un anno fa). A livello nazionale, i contratti di assunzione (di durata superiore ad un mese o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese sono circa 538mila e superano di poco 1,4 milioni nel trimestre settembre-novembre, con un incremento di 7mila ingressi in più rispetto a quanto programmato a settembre 2023 (+1,3%), e pressochè stabili per il corrispondente trimestre 2023 (+0,1%). La provincia di Caserta assorbe il 17% delle assunzioni previste in Campania. Le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 15,3% del totale (Campania 13,8%, Italia 16,7%). Nel mese di settembre, si evidenzia un calo per il settore dei servizi (-9,9%), dovuto essenzialmente ai servizi alle persone (-55,9%). Fanno da contraltare i servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici (+42,1%) e commercio (+35%). Anche il settore dell’industria registra una flessione di assunzioni pari al -3,5%. Il 17,3% dei contratti programmati sarà destinato alle figure "high skill"(Campania 19,1%, Italia 23,6%). Il 15,8% delle entrate sarà destinato a personale laureato (Campania 15,7%; Italia 18,8%). Ai giovani sarà destinato il 27,9% dei contratti programmati (Campania 26,6%, Italia 30,6%). Si attesta al 42,4% la quota di assunzioni di difficile reperimento, (+2 p.p rispetto ad un anno fa). L'indicatore per la regione è pari al 43,2% (+2,2 p.p. rispetto ad un anno fa) e per l'Italia si attesta al 47,2%, sensibilmente in calo (-0,4 p.p.)  rispetto a settembre 2023, soprattutto a causa della “mancanza di candidati” (30,4%).
 
Aree funzionali di inserimento delle professioni.
 
Delle 6.640 entrate programmate, il 39,7% saranno collocate nell'area "Produzione beni ed erogazione del servizio". Il 36,5% delle assunzioni previste per le aree commerciali e della vendita è destinata ai giovani. L'azienda avrà difficoltà nel trovare profili da inserire nelle aree tecniche e della progettazione (57,4%) e nelle aree direzione e servizi generali (50,4%). Rispetto a settembre 2023, si registra un significativo aumento della quota percentuale delle figure professionali da inserire nell’area commerciale e della vendita (+4,7 punti percentuali) e nell’aree tecniche e di progettazione (+3,1 p.p.)
 
Le professioni riservate ai giovani.
 
Il 27,9% delle entrate programmate nel mese di settembre viene espressamente riservato ai giovani fino a 29 anni (Campania 26,6%, Italia 30,6%). La quota è più bassa rispetto ad agosto 2024 (31,8%), e leggermente più elevata rispetto a settembre 2023 (26,5%). Il 39,6% delle entrate degli "Impiegati, professioni commerciali e nei servizi" è destinato ai giovani. All’interno di questo gruppo professionale, le maggior opportunità per i giovani sono: esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (51,6%), operatori della cura estetica (48,1%) e addetti alle vendite (43,7%).
 
Lavoratori previsti in entrata per gruppo professionale secondo la difficoltà di reperimento e l'esperienza richiesta. 
 
In termini assoluti, i profili professionali che prevedono più entrate sono: Addetti alle vendite (1.020 unità), esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (720 unità), operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (660) che, insieme, concentrano il 36,1% delle entrate complessive previste. Nel 42,4% dei casi le imprese del territorio prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati (Campania 43,2%; Italia 47,2%), più elevato sia rispetto ad agosto 2024 (40,9%) che a settembre 2023 (40,4%). Le professioni più difficile da reperire, secondo le imprese, sono: attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno (86,1%), operai specializ. installaz./manutenzione attrezzature elettriche/elettroniche (76,7%), operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (71,4%). Per il 71,9% delle entrate viene richiesta esperienza nella professione (22,8%) o nel settore (49,1%).
 
Titoli di studio più richiesti e quelli di più difficile reperimento.
 
Il 15,8% delle assunzioni (1.050 unità) previste sul territorio sarà destinato a personale laureato (Campania 15,7%; Italia 18,8%). Nel 26,4% dei casi verrà richiesto un livello di istruzione secondario (1.740 unità). Per la Campania le opportunità per i diplomati è del 28,7% (Italia 27,6%). Il titolo di studio più richiesto, a livello universitario, è quello ad indirizzo economico (310 unità). Segue l’indirizzo insegnamento e formazione (260 unità) e l’indirizzo ingegneria industriale (80 unità). A livello secondario gli indirizzi maggiormente richiesti sono: amministrazione, finanza e marketing (610), turismo, enogastronomia e ospitalità (300), indirizzo traporti e logistica con 150 entrate programmate. Per la qualifica di formazione o diploma professionale gli indirizzi più indicati dalle imprese sono: indirizzo edile (360), indirizzo sistemi e servizi logistici (330), indirizzo ristorazione (320).Le imprese dichiarano che avranno difficoltà a reperire laureati con indirizzo sanitario e paramedico (63,6%), altri indirizzi (60,5%) e indirizzo economico (56,8%). Per i diplomati, sarà difficile reperire quelli ad indirizzo costruzioni, ambiente e territorio (77%), indirizzo elettronica ed elettrotecnica (66,1%), indirizzo turismo, enogastronomia e ospitalità (59,8%). Per i qualificati sarà difficile trovare quelli con indirizzo riparazione dei veicoli a motore (93%), indirizzo tessile e abbigliamento (81,7%) e indirizzo benessere (58,6%).
 
Dinamiche settoriali.
 
I contratti programmati dalle imprese dell'industria sono 2.200, il 33,1% del totale (Campania 29,5%, Italia 28,2%), mentre il 66,9% delle entrate programmate (4.440) si concentreranno nel settore dei servizi (Campania 70,5%, Italia 71,8%). Rispetto a settembre 2023, si registra una flessione della domanda di lavoro del -7,8%, da imputare ai servizi (-9,9%).  Il 73,6% delle entrate programmate interessano le imprese con meno di 50 dipendenti (Campania 70,8%; Italia 58,3%).
 
Lavoratori previsti in entrata per settore di attività secondo la tipologia contrattuale.
 
Analizzando la tipologia contrattuale, nell' 87,4% dei casi verrà proposto un contratto alle dipendenze, in flessione del 2,9% rispetto ad un anno fa. Nel 5,7% dei casi verrà proposto un contratto non alle dipendenze, in lieve aumento rispetto ad agosto 2024 (5,4%) e +1,9 p.p. rispetto a settembre 2023. Per il personale alle dipendenze, verrà proposto nel 71% dei casi un contratto a tempo determinato, nel 24% un contratto a tempo indeterminato, nel 3% apprendistato e nel 2% altri contratti. Il ricorso al contratto a tempo determinato è più frequente nei servizi alle persone, commercio e costruzioni (per tutti 73%). Mentre, il contratto a tempo indeterminato è maggiormente indicato nell’industria manifatturiera e PU (29%) e costruzioni (26 %).
Ti è stata utile questa pagina?: 
0
No votes yet
Share