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CCIAA CASERTA - Borsino Excelsior. I profili professionali richiesti dalle imprese del territorio - SETTEMBRE 2023

Excelsior Informa – Provincia di Caserta – SETTEMBRE 2023
 
Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale. Sono 7.200 le opportunità di lavoro offerte dalle imprese casertane per il mese di settembre, +370 unità rispetto allo stesso periodo del 2022 (+5,4%); nel trimestre settembre - novembre 2023 le imprese hanno in programma di assumere 19.560 di lavoratori (+1.120 unità rispetto al trimestre settembre - novembre 2022, +6,1%). A livello regionale, le entrate programmate sono 41.710 per il mese di settembre (+2.460 rispetto ad un anno fa) e 114.300 per il trimestre settembre - novembre (+ 6.830 rispetto all’analogo periodo di un anno fa). A livello nazionale, sono circa 531mila i lavoratori ricercati dalle imprese (con un contratto superiore a un mese o a tempo indeterminato) per il mese di settembre, 7mila in più (+1,3%) rispetto a quanto programmato un anno fa. Per l’intero trimestre settembre-novembre 2023 le assunzioni previste superano di poco 1,4 milioni, in aumento dell’1,9% rispetto all’analogo periodo del 2022.Delle entrate previste in Campania, è la provincia di Napoli ad assorbire più della metà delle assunzioni (52,2%) con 21.760 entrate. La provincia di Caserta ne assorbe il 17,3%.  L’incidenza delle imprese che assumono nel periodo, per la provincia di Caserta, è pari al 14,1% (Campania 12,3%, Italia 14,6%).In provincia, la previsione più ottimistica è da attribuire al settore delle costruzioni (+18,9% nel mese e +29,7% nel trimestre). In flessione i servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici (-9,5% nel mese e -1,1% nel trimestre) e i servizi alle imprese (-3,2% nel mese e -4,7% nel trimestre). In termini assoluti, sono i servizi alle persone a registrare le maggiori opportunità con 2.130 assunzioni (il 29,6% del totale delle entrate) a settembre e 4.450 assunzioni nel trimestre settembre - novembre 2023 2023. Il 24,9% dei contratti programmati sarà destinato alle figure "high skill"(Campania 28,1%, Italia 25,6%). Il 23,3% delle entrate sarà destinato a personale laureato (Campania 24,7%; Italia 20,2%). Ai giovani sarà destinato il 26,5% dei contratti programmati (Campania 26,1%, Italia 29,7%). Si attesta al 40,4% la quota di assunzioni di difficile reperimento, (+5,6 p.p rispetto ad un anno fa). L'indicatore per la regione è pari al 41% e per l'Italia si attesta al 47,6% (in aumento di 5 punti percentuali rispetto a settembre 2022).
 
Aree funzionali di inserimento delle professioni. Delle 7.200 entrate programmate, circa la metà saranno collocate nell'area "Produzione beni ed erogazione del servizio". Il 48% delle assunzioni previste per le aree commerciali e della vendita è destinata ai giovani. In circa sei casi su dieci, l’azienda avrà difficoltà nel trovare profili da inserire nelle aree tecniche e della progettazione.
 
Le professioni riservate ai giovani. Il 26,5% delle entrate programmate nel mese di settembre viene espressamente riservato ai giovani fino a 29 anni (Campania 26,1%, Italia 29,7%). La quota è più bassa sia rispetto al mese precedente (35,2% ad agosto 2023) che rispetto a settembre 2022 (29,6%). Il 43,1% delle entrate degli "Impiegati, professioni commerciali e nei servizi" è destinato ai giovani. All’interno di questo gruppo professionale, le maggior opportunità per i giovani sono: addetti alle vendite (60,7%), esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (56,3%), operatori della cura estetica (54,5%).
 
Lavoratori previsti in entrata per gruppo professionale secondo la difficoltà di reperimento e l'esperienza richiesta.  In termini assoluti, i profili professionali che prevedono più entrate sono: Operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (880 unità), addetti alle vendite (780 unità), conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (560 unità) e docenti di scuola secondaria, post-secondaria (530 unità). Nel 40,4% dei casi le imprese del territorio prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati (Campania 41%; Italia 47,6%), in crescita sia rispetto ad agosto 2023 (35,2%) che rispetto ad un anno fa (34,8%; settembre 2022). Le professioni più difficile da reperire, secondo le imprese, sono: Operai addetti a macchinari fissi per l'industria alimentare (97,1%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (86,5%) e operai specializzati per l’installazione/manutenzione attrezzature elettriche/elettroniche (74,2%). Per il 72,7% delle entrate viene richiesta esperienza nella professione (21,9%) o nel settore (50,8%).
 
Titoli di studio più richiesti e quelli di più difficile reperimento. Il 23,3% delle assunzioni (1.680 unità) previste sul territorio sarà destinato a personale laureato (Campania 24,7%; Italia 20,2%). Nel 26,7% dei casi verrà richiesto un livello di istruzione secondario (1.920 unità). Per la Campania, le opportunità per i diplomati è del 26,3%, mentre a livello nazionale la percentuale si attesta al 27,7%. Il titolo di studio più richiesto, a livello universitario, è quello ad indirizzo insegnamento e formazione (630 unità), indirizzo scienze matematiche, fisiche e informatiche (350 unità) e indirizzo economico (230 unità). A livello secondario gli indirizzi maggiormente richiesti sono: amministrazione, finanza e marketing (580), turismo, enogastronomia e ospitalità (230), meccanica, meccatronica ed energia (150). Per la qualifica di formazione o diploma professionale gli indirizzi più indicati dalle imprese sono: edile (530), amministrativo segretariale (160) e meccanico (130). Le imprese dichiarano che avranno difficoltà a reperire laureati con indirizzo sanitario - paramedico (65,5%) e indirizzo politico-sociale (47,8%). Per i diplomati, sarà difficile reperire quelli ad indirizzo chimica, materiali e biotecnologie (70,6%) e produzione e manutenzione industriale e artigianale (63,2%). Per i qualificati sarà difficile trovare quelli con indirizzo riparazione dei veicoli a motore (71,1%) e benessere (67,4%).
 
Dinamiche settoriali. I contratti programmati dalle imprese dell'industria sono 2.280, il 31,6 % del totale (Campania 28,7%, Italia 30%), mentre il 68,4% delle entrate programmate (4.930) si concentreranno nel settore dei servizi (Campania 71,3%, Italia 70%). Rispetto a settembre 2022, si registra un incremento della domanda di lavoro del +5,4%, più sostenuto per l’industria (+12,9%) rispetto ai servizi (+2,5%). Il 76,9% delle entrate programmate interessano le imprese con meno di 50 dipendenti (Campania 72,4%; Italia 59,1%).
 
Lavoratori previsti in entrata per settore di attività secondo la tipologia contrattuale. Analizzando la tipologia contrattuale, nel 90,3% dei casi verrà proposto un contratto alle dipendenze, circa 9 p.p. in più rispetto un anno fa (81,4%). Per il personale alle dipendenze, verrà proposto nel 69% dei casi un contratto a tempo determinato, nel 27% un contratto a tempo indeterminato, nel 3% apprendistato e nell’1% altri contratti. Il ricorso al contratto a tempo determinato è più frequente nei servizi alle imprese (75%) e servizi alle persone (70%). Mentre, il contratto a tempo indeterminato è maggiormente indicato nelle costruzioni (31%) e nell’industria manifatturiera e PU (31%).
 
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