Tu sei qui

IMPRESE CULTURALI E CREATIVE - DATI SALERNO 2022

Nel 2022 le Imprese Culturali e Creative (ICC) hanno richiesto circa 278mila lavoratori, pari al 5,4% della domanda di lavoro complessiva delle imprese dei settori industria e servizi. A queste richieste si sono aggiunte poi ulteriori 362mila assunzioni collegate alle imprese del turismo a prevalente vocazione culturale.  Nella provincia di Salerno le ICC hanno programmato 2200 entrate, pari al 2,4% delle circa 94mila entrate previste dal totale delle imprese salernitane.  A questa domanda di personale va unite anche quella delle imprese del turismo a vocazione culturale, quasi 17mila entrate, che rappresentano oltre il 50% in più rispetto al 2021.
A delineare questo scenario è il volume “Imprese e professioni culturali e creative, 2022” del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne.
L’Unione Europea ha continuato nel 2022 a considerare il ruolo della cultura quale parte integrante dello sviluppo sostenibile e di una trasformazione positiva della società, e, a valorizzare il contributo dei settori culturali e creativi all'occupazione e all'economia dell'UE. Le ICC svolgono un ruolo essenziale per il rafforzamento del benessere dei cittadini. L’assunto è che la partecipazione alla cultura e al patrimonio culturale, alla creatività e alle arti innalza la qualità della vita e migliora la salute, la soddisfazione generale degli individui e delle comunità.
I profondi cambiamenti nel settore culturale vissuti negli ultimi anni si sono manifestati anche nel comparto museale.  Nel 2022 si è verificato un aspetto di grande rilievo per il settore, l’adozione da parte dell’International Council of Museums (ICOM) della nuova definizione di museo: “Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”. Viene abbandonata l’idea di museo come luogo unicamente deputato alla conservazione e all’esposizione ed avvalorato ed evidenziato il ruolo centrale delle istituzioni museali nella dimensione sociale, il loro valore etico e identitario per il territorio. I musei diventano luoghi della cultura a tutto tondo e strumento per condividere la conoscenza e il valore del patrimonio culturale materiale e immateriale. Occorreranno nuove figure professionali in grado di rispondere alle esigenze che scaturiscono da questa sfida.
A livello nazionale, la Missione 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finalizzata a dare un impulso decisivo al rilancio della competitività, ha incluso la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico, anche in funzione della transizione verde e digitale e della promozione dell’immagine del Paese. L’attuazione del PNRR è avviata ed alcuni bandi sono stati assegnati, anche se taluni non in modo definitivo, già nell’autunno 2022. La regione che riceverà la maggior quota di risorse è la Sicilia (175 milioni circa) a cui segue la Campania (poco meno di 167 milioni) e il Lazio (quasi 134 milioni). Alle regioni del meridione andrà all’incirca il 45,7% delle risorse messe a bando (dai bandi finora espletati) soddisfacendo, pertanto, la c.d. quota Sud prevista dal PNRR. Campania e Sicilia si confermano al primo posto anche per numero di progetti finanziati (rispettivamente 186 e 160), mentre al terzo posto, in questo caso, l’Emilia-Romagna (149) precede il Lazio (125).
Le ICC rappresentano una filiera variegata e composita. Il volume in analisi restituisce un quadro completo della domanda di lavoro, delle sue caratteristiche qualitative, - in termini di fabbisogni professionali e formativi e specifiche competenze - richieste delle imprese appartenenti ai quattro comparti “core” del sistema produttivo culturale e creativo: industrie creative, industrie culturali, patrimonio storico e artistico, performings art e intrattenimento.
Nel 2022, le ICC italiane con lavoratori dipendenti ammontavano a 57.430 unità, per un totale di 626.950 dipendenti, dato in aumento del 4,5% rispetto al 2021. Le entrate previste da questo insieme di imprese per il 2022 è pari a 277.760 unità, in crescita rispetto a quanto era stato previsto nel 2021 (268 mila unità), confermando il settore in ripresa rispetto alla contrazione registrata nel 2020.
La domanda di lavoro delle ICC è stata +5,4% la domanda di lavoro delle imprese di industria e servizi, con una offerta di contratti sempre più stabili, +5% rispetto al 2,5% del totale dell’Economia. Va sottolineata però una criticità: tra le nuove entrate previste, è aumentata di oltre otto punti percentuali la quota di quelle di difficile reperimento, passando dal 30,7% nel 2021 al 39,1% nel 2022. Il disallineamento arriva a superare il 50% delle ricerche di personale per il comparto Made in Italy a contenuto culturale, e, quasi il 38% nel turismo a vocazione culturale. La domanda di lavoro si rivolge a professionalità sempre più qualificate e competenti (digitale e green soprattutto) e con ampi spazi per i giovani e i laureati.

E nel nostro territorio?

Le ICC (imprese culturali e creative) con dipendenti nella nostra provincia ammontano a oltre 800 unità (+9,4% rispetto al 2021) dando lavoro a circa 5 mila dipendenti. Continua il trend positivo delle entrate previste da questo insieme di imprese, pari a 2.220 unità, +5,7% rispetto al 2021 e +39,6% stesso periodo del 2020. Questo valore rappresenta una significativa risposta alla contrazione che si era registrata nel 2020 per via delle strette legate alla pandemia da COVID-19.
Delle nuove entrate previste è invece aumentata notevolmente la quota percentuale di quelle di difficile reperimento, passando dal 29,5% al 41.4%. La quota di entrate under 30 delle ICC risulta in stabile, nel 2022 è pari al 35,9% rispetto al 35,8% del 2021.
 
Principali caratteristiche delle entrate previste dalle imprese culturali e creative (valori assoluti e quota % sul totale) - Provincia di Salerno – Anno 2022
l core culturale richiede figure altamente qualificate e, al contempo, capaci di coniugare elevate conoscenze specializzate con talento e creatività, per sapersi adattare alla continua evoluzione dei mercati attraverso l’innovazione e la sperimentazione. Infatti, il 37,1% delle entrate previste riguarda lavoratori laureati, e particolarmente elevata è anche la richiesta di figure diplomate, le quali rappresentano il 33,8% delle entrate previste.
 

Turismo a “prevalente vocazione culturale”

Come per le precedenti edizioni, l’ambito di indagine di questo Rapporto si è esteso anche ad un’importante filiera considerata contigua o, comunque, correlata a quella culturale, ossia la filiera del turismo. Tuttavia, come noto, le motivazioni associate ai viaggi non sono necessariamente correlate al consumo culturale; pertanto, il primo step da realizzare per giungere a risultati coerenti e non sovrastimare gli esiti dell’analisi, è quello di isolare, nella definizione del perimetro in esame, le imprese del settore del turismo a “prevalente vocazione culturale”. Si è ritenuto opportuno confermare il modello di perimetrazione impostato sulla selezione territoriale di province in cui le imprese rientrano nelle categorie Ateco e che, al contempo, sono attive in aree in cui il turismo possa essere definito culturale - vale a dire trainato, in maniera predominante, da attività, beni e servizi del settore. Fra le 35 province è compresa anche SALERNO (nelle pag. 56-57 del rapporto è possibile reperire tutte le osservazioni e la metodologia di perimetrazione). Le imprese operanti nel turismo a “prevalente vocazione culturale” e localizzate nei 35 territori considerati ammontano a 78mila, in aumento del 14,4% unità rispetto al 2021, ed occupano oltre 444 mila addetti alle dipendenze e il numero di entrate programmate per il 2022 è di oltre 360 mila unità, in aumento del 2,4% rispetto al 2021, ma comunque inferiore al 2020 che mostrava circa il 10% in più.
Nel Mezzogiorno (Sud e Isole) troviamo quasi un terzo delle imprese dei 35 territori considerati. Tra le città metropolitane e le provincie con la maggior concentrazione di imprese troviamo al primo posto Roma, con il 14,6% del totale; dato che mostra però un lieve calo rispetto all’anno precedente (in cui si registrava una concentrazione pari al 14,9%). Seguono Milano e Napoli, rispettivamente con il 9,3% e il 7,5%, dato rimasto invariato rispetto allo scorso anno. Confrontando ulteriormente i dati con quelli del 2021, il ristretto gruppo di città che sperimentano un lieve incremento del numero di imprese si concentra principalmente nel Nord-Est, con Verona (3,6% nel 2022 contro il 3,5% nel 2021) e Bologna (quota del 3,1% nel 2022 a fronte del 3% del 2021), e nel Sud e Isole con Salerno (3,9% nel 2022 contro il 3,8% nel 2021), che mantiene l’undicesima posizione, Palermo (2,8% nel 2022 e il 2,7% nel 2021) e Lecce (3% nel 2022 contro il 2,8% nel 2021).
 
Distribuzione di imprese e dipendenti 2022 delle imprese del turismo a “prevalente vocazione culturale” - (percentuali sul totale delle 35 province in analisi)
La quota maggiore di entrate previste nel 2022, in v.a. 361.870, si registra nel Sud e Isole con quasi 130mila entrate, pari al 35,9%, dato in aumento di oltre 3 punti percentuali rispetto al 2021 (32,3%). Seguono la macro-aree del Centro con circa 87mila entrate (24%), con una diminuzione di oltre 1,5 punti percentuali rispetto al 2021, del Nord-Est, con circa 80mila entrate, ossia il 22,1% del totale (con lo 0,4% in più rispetto allo scorso anno) e del Nord-Ovest, con più di 65mila entrate, pari al 18% (in diminuzione di circa 2 punti percentuali rispetto al 2021).
Imprese del turismo culturale con dipendenti, dipendenti ed entrate previste dalle imprese a “prevalente vocazione culturale”
Analizzando nel dettaglio la classifica delle prime dieci città metropolitane e provincie per numero di entrate previste nel 2022, osserviamo che sono presenti 4 città della macro-area Sud e Isole: Napoli, al terzo posto, che fa registrare circa 27.5000 entrate (+40,9% rispetto al 2021); Bari, al quinto posto, con circa 16.900 entrate (+20% rispetto all’anno precedente); Salerno, new entry nella classifica, con 16.650 attivazioni, posizionata al sesto posto (+52% rispetto al 2021); Lecce al settimo, con quasi 16.200 nuove entrate (+20,6% rispetto al 2021). Le città di Napoli, Bari e Lecce hanno guadagnato nel 2022 un posto in più nella classifica.

Scarica il pdf del volume Imprese culturali e creative

Per essere sempre informati e scaricare gratuitamente il pdf dei volumi potete cliccare sul seguente link:  Pubblicazioni Sistema Informativo Excelsior
 
Per informazioni:
Ufficio Statistica e Prezzi - CCIAA Salerno
tel.: 089 3068461 – statistica@sa.camcom.it
Allegati: 
Ti è stata utile questa pagina?: 
0
No votes yet
Share