Lavoratori Immigrati e dati territoriali Salerno

Nel volume “Lavoratori immigrati” vengono presentate le informazioni sulle assunzioni che riguardano lavoratori stranieri, che sono state programmate dalle imprese dei settori industria e dei servizi per il 2023, permettendo l’analisi delle caratteristiche qualitative e il confronto con la domanda di lavoro nel suo complesso.

Il segmento del mercato del lavoro dei lavoratori immigrati nei prossimi anni continuerà a svolgerà un ruolo fondamentale per attenuare il peso della transizione demografica. La popolazione in Italia si sta riducendo, e in particolare è in contrazione il segmento della popolazione in età lavorativa; il progressivo assottigliamento delle fasce d’età giovanili sta mettendo a rischio, già attualmente, il turnover del personale. Secondo le stime Istat al primo gennaio 2023 i cittadini stranieri residenti in Italia sono risultati oltre 5 milioni su meno di 59milioni di abitanti complessivi iscritti all’anagrafe, per un’incidenza dell’8,6%.

Negli ultimi anni, si è osservato un aumento costante della domanda di lavoratori immigrati. Nel 2023 le entrate che sono state programmate dalle imprese di personale immigrato, stimate dal sistema Excelsior, raggiungono il massimo storico di 1.057.620.  Si tratta di un valore importante che per la prima volta supera il milione. Nel 2021 erano 673mila e 922mila nel 2022. Questo trend è particolarmente evidente nelle regioni del Nord Italia, dove si concentra la maggior parte delle entrate di lavoratori stranieri. Anche l’incidenza di lavoratori stranieri sul totale delle entrate programmate risulta negli ultimi anni sempre in crescita, partendo dal 12,9% del 2018 si va a salire fino al 19,2% del 2023.

Dai dati emerge poi che nel 2023 il 38% delle entrate di personale straniero che sono state previste riguarda la sostituzione di personale, mentre per l’11% si tratta di assunzioni di figure nuove non precedentemente presenti nell’organico dell’impresa. La tipologia contrattuale maggioritaria per i lavoratori stranieri è a tempo determinato 56% (non immigrati 53,8%) mentre il contratto a tempo indeterminato è pari al 17,7% (non immigrati 20,2%).

I settori chiave come i servizi operativi, i trasporti e la logistica, e i servizi socio-sanitari privati hanno registrato un aumento significativo nella richiesta di lavoratori immigrati. Nel 2023 il fabbisogno di personale immigrato più consistente è emerso ancora nei servizi, con 755mila entrate programmate (71,3% del totale), in aumento del 13,6% rispetto al valore di 664mila del 2022 e del 58,9% rispetto alle 475mile del 2019; mentre il fabbisogno espresso dalle imprese appartenenti al settore industriale si attesta a 303mila entrate programmate (28,7% del totale), in aumento del 17,5% rispetto ai 258mila ingressi del 2022 ma quasi doppi rispetto ai 153mila del 2019.  

Le competenze più richieste includono quelle esecutive e qualificate, riflettendo la necessità delle imprese di avere personale operativo per mantenere la competitività sul mercato. In termini assoluti le professioni per le quali sono state previste più entrate di stranieri sono quelle di personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia uffici o esercizi commerciali, cameriere e conduttore di mezzi pesanti e camion.

Occorre tenere sempre conto che l’Indagine del Sistema Excelsior non comprende la domanda di lavoro espressa dalle famiglie italiane (lavoro domestico) e quella del settore agricolo, tradizionalmente tra i principali comparti per impiego di personale immigrato.

Nel 2023 le imprese hanno riscontrato un’elevata difficoltà di reperimento (54,8%) per il personale immigrato, superiore a quella relativa al personale non immigrato (circa il 42,8%), e in costante crescita negli anni.