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PARMA, NUOVI CONTRATTI A QUOTA 11.600 IN UN TRIMESTRE

PARMA, NUOVI CONTRATTI A QUOTA 11.600 IN UN TRIMESTRE

Si attesteranno a 11.600 i nuovi contratti previsti dalle imprese parmensi nel periodo marzo-maggio 2024, con una crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel mese di marzo si è registrata una sostanziale stabilità, con l’attivazione di 4.010 nuovi contratti (il 10% di quelli previsti in Emilia-Romagna).

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati del sistema informativo Excelsior, le attivazioni previste si concentreranno per il 62% nel settore dei servizi e per il 54% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

In testa alla graduatoria dei settori che assorbiranno il maggior numero di nuovi contratti vi sono l’industria manifatturiera e public utilities, per i quali sono previsti 3.710 nuovi contratti in tre mesi, ma con un calo del 5,4% rispetto a marzo-maggio 2023; a seguire troviamo i servizi alle imprese,con 3.170 nuovi contratti in un trimestre, ma anche in questo caso con un -0,6% rispetto ai dati del relativo trimestre del 2023; al terzo posto sui numeri assoluti, ma certamente al primo per tasso di crescita, si colloca il commercio che, con 1.470 nuovi contratti in un trimestre, segna un +25,6%  rispetto allo stesso trimestre del 2023.

Interessante notare, tra l’altro, che per una quota pari al 24% i nuovi contratti si riferiscono a personale immigrato.

Per quanto riguarda la tipologia dei nuovi contratti, nel 20% dei casi saranno a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’80% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Delle 4.010 attivazioni previste per il mese di marzo, il 15,2% (610 posizioni) è rivolto a candidati con titolo di laurea e di ITS, il 27,2% (1.090 posizioni) a candidati col diploma di scuola media superiore, il 36,4% (1.460 posizioni) rivolte a soggetti con qualifica di formazione o diploma professionale; continuano comunque a crescere anche le opportunità per i soggetti che hanno la scuola dell’obbligo (21,2% delle entrate previste).

Le analisi della Camera di Commercio dell’Emilia, confermano, ancora una volta, le difficoltà delle imprese nel reperire le figure professionali ricercate.

Per il mese di marzo i profili più difficili da reperire risultano, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, le figure di tecnici della distribuzione commerciale, ingegneri, tecnici della salute e tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi, mentre nel segmento degli impiegati, delle professioni commerciali e nei servizi le difficoltà le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di esercenti attività di ristorazione, operatori della cura estetica, addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria e addetti all’accoglienza ed all’informazione della clientela. Per quanto riguarda invece l’ambito degli operai specializzati, sono ricercati gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, i fabbri ferrai costruttori di utensili, fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica e operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili.

 

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