Reggio Emilia - DIPENDENZE E DISAGIO GIOVANILE: OLTRE 1.500 STUDENTI PER L’EVENTO “VITE IN GIOCO”
Martedì 21 Dicembre 2021 - 08:50DIPENDENZE E DISAGIO GIOVANILE:
OLTRE 1.500 STUDENTI
PER L’EVENTO “VITE IN GIOCO”
Grande partecipazione degli studenti reggiani, al Teatro Ariosto, per l’evento “Vite in gioco” organizzato dalla Camera di Commercio con la Comunità di San Patrignano e Unioncamere Emilia-Romagna per parlare di prevenzione delle tossicodipendenze e disagio giovanile.
Teatro pieno, centinaia di giovani in streaming, molta attenzione e autentico entusiasmo per le modalità attraverso le quali è stato messo in campo il progetto “WeFree” realizzato dalla Comunità di San Patrignano come strumento di prevenzione pensato in proprio per i giovani e giovanissimi.
Molto apprezzato il lungo filmato (un’ora) che, attraverso i racconti intrecciati di tre ragazzi di San Patrignano che hanno terminato il loro percorso di recupero tornando alle loro vite da persone libere, ha offerto molti spunti di riflessione, parlando non solo di droga e di dipendenza, ma anche delle tante sfaccettature che caratterizzano quella fase delicatissima della vita che è l’adolescenza.
Entusiasmo alle stelle, poi, per le testimonianze offerte da alcune star dello sport reggiano: Leonardo Candi e Mouhamet Diouf della Pallacanestro Reggiana, Paolo Rozzio della AC Reggiana 1919 e Davide Farolini di Valorugby Emilia
Proprio da loro, tante sottolineature riguardo la costanza dell’impegno necessario in un’attività che ha un alto valore educativo, la priorità da assegnare al lavoro di squadra con i compagni, ma anche all’importanza della famiglia e alla sua disponibilità ad accompagnare attivamente il percorso dei figli che intraprendono la carriera sportiva.
“Indicazioni e testimonianze molto importanti – ha detto il Commissario straordinario della Camera di Commercio, Stefano Landi – che sottolineano il valore della responsabilità individuale ma anche quello di una comunità attiva e responsabile, nell’ambito della quale non si scelgono i componenti, ma si sceglie senza dubbio come stare insieme, come collaborare e come costruire bene comune”.
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