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CCIAA CASERTA - Borsino Excelsior. I profili professionali richiesti dalle imprese del territorio - MARZO 2023

Excelsior Informa – Provincia di Caserta – MARZO 2023

Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale.

Sono 4.940 le opportunità di lavoro offerte dalle imprese casertane per il mese di marzo, +750 unità rispetto allo stesso periodo del 2022; nel trimestre marzo-maggio le imprese hanno in programma di assumere 14.020 di lavoratori (+2.490 unità rispetto al trimestre marzo-maggio 2022). A livello regionale, le entrate programmate sono 35.260 per il mese di marzo (+4.340 rispetto ad un anno fa) e 100.800 per il trimestre marzo-maggio (+11.000 rispetto all’analogo periodo di un anno fa). A livello nazionale, sono oltre 417mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di marzo e sono circa 1,3 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio, con un incremento della domanda di lavoro pari a quasi 59mila unità rispetto a marzo 2022 (+16,3%) e 143mila unità sul corrispondente trimestre 2022 (+12,6%). Il 14% delle assunzioni previste in Campania (35.260) è destinata alla provincia di Caserta.    Le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 12,2% del totale (Campania 11,9%, Italia 13,6%). La percentuale delle imprese che assumono varia tra un massimo del 19,8% (provincia di Gorizia) ed un minimo di 9% (provincia di Reggio Calabria). In provincia, le previsioni più ottimistiche sono da attribuire al settore delle costruzioni (+98,2% nel mese e +87,2% nel trimestre) e dei servizi alle imprese (+43,8% nel mese e +30,3% nel trimestre). In termini assoluti, è il settore dei servizi alle imprese a registrare le maggiori opportunità con 1.150 assunzioni a marzo e 3.010 assunzioni nel trimestre marzo-maggio 2023. Il 18,9% dei contratti programmati sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (figure " high skill"), quota superiore alla media regionale (17,9%) e inferiore a quella nazionale (19,8%). Il 16% delle entrate sarà destinato a personale laureato (Campania 14%; Italia 15%). Ai giovani sarà destinato il 31,2% dei contratti programmati (Campania 31,2%, Italia 31,6%). Si attesta al 43,1% la quota di assunzioni di difficile reperimento, in aumento di circa 3 punti percentuali rispetto a marzo 2022. L'indicatore per la regione è pari al 42,3% e per l'Italia si attesta al 47,4% (+6,3 punti percentuali rispetto ad un anno fa), soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte.

Aree funzionali di inserimento delle professioni.

Delle 4.940 entrate programmate, il 41,2% saranno collocate nell'area "Produzione beni ed erogazione del servizio"; segue l'area "Commerciale e vendita" con il 20,5% del totale. Per le aree commerciali e della vendita, il 47,6% delle assunzioni previste è destinata ai giovani. Nel 55,4% dei casi l'azienda avrà difficoltà nel trovare profili da inserire nelle aree tecniche e della progettazione. Rispetto a marzo 2022, in termini percentuali si riduce il peso delle figure professionali da inserire nell’area produzione di beni ed erogazione del servizio (-5,5 punti percentuale) e le aree commerciali e della vendita (-2,2 p.p.) L’aumento più significativo, invece, si riscontra nelle aree tecniche e della progettazione (+3,9 p.p).

Le professioni riservate ai giovani.

Il 31,2% delle entrate programmate nel mese di marzo viene espressamente riservato ai giovani fino a 29 anni (Campania 31,2%, Italia 31,6%). La quota è più elevata sia rispetto a febbraio 2023 (30,9%) che rispetto a marzo 2022 (27,7%). Il 41,9% delle entrate degli "Impiegati, professioni commerciali e nei servizi" è destinato ai giovani. All’interno di questo gruppo professionale, le maggior opportunità per i giovani sono: operatori della cura estetica (63,6%), addetti alle vendite (53,2%), addetti alla gestione amministrativa della logistica (49,4%).

Lavoratori previsti in entrata per gruppo professionale secondo la difficoltà di reperimento e l'esperienza richiesta. 

In termini assoluti, i profili professionali che prevedono più entrate sono: Addetti alle vendite (680 unità), Operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (510), conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (420 unità), esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (310). Nel 43,1% dei casi le imprese del territorio prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati (Campania 42,3%; Italia 47,4%), in calo rispetto al febbraio 2023 (46,2%) e in crescita di circa 3 punti percentuali rispetto a marzo 2022. Le professioni più difficile da reperire, secondo le imprese, sono: operai specializzati della lavorazione del cuoio, delle pelli e delle calzature (87,5%), personale non qualificato nella manifattura (86,2%), tecnici della salute (78,8%), tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (77,3%), medici (74,2%). Per il 73,7% delle entrate viene richiesta esperienza nella professione (22,2%) o nel settore (51,5%).

Titoli di studio più richiesti e quelli di più difficile reperimento.

Il 16% delle assunzioni (780 unità) previste sul territorio sarà destinato a personale laureato (Campania 14%; Italia 15%). Nel 34% dei casi verrà richiesto un livello di istruzione secondario (1.680 unità). Per la Campania, le opportunità per i diplomati è identica (34%), mentre a livello nazionale la percentuale si attesta al 30%. Il titolo di studio più richiesto, a livello universitario, è quello ad indirizzo insegnamento e formazione (160 unità), indirizzo economico (150 unità) e indirizzo scienze matematiche, fisiche e informatiche (110 unità). A livello secondario gli indirizzi maggiormente richiesti sono: amministrazione, finanza e marketing (540), turismo, enogastronomia e ospitalità (180), costruzioni, ambiente e territorio (150). Per la qualifica di formazione o diploma professionale gli indirizzi più indicati dalle imprese sono: edile (160), ristorazione (100) e meccanico (100). Le imprese dichiarano che avranno difficoltà a reperire laureati con indirizzo ingegneria civile ed architettura (81,8%), indirizzo sanitario e paramedico (78,9%), indirizzo medico e odontoiatrico (74,2%). Per i diplomati, sarà difficile reperire quelli ad indirizzo elettronica ed elettrotecnica (80,2%), chimica, materiali e biotecnologie (72,9%), meccanica, meccatronica ed energia (66,9%). Per i qualificati sarà difficile trovare quelli con indirizzo benessere (66,7%), edile (66,2%), sistemi e servizi logistici (65,8%).

Dinamiche settoriali.

I contratti programmati dalle imprese dell'industria sono 1.940, il 39,2 % del totale (Campania 27,6%, Italia 32,3%), mentre il 60,8% delle entrate programmate (3.000) si concentreranno nel settore dei servizi (Campania 72,4%, Italia 67,7%). Rispetto a marzo 2022, si registra un incremento della domanda di lavoro del +17,9%, più sostenuto per l’industria (+48,1%) rispetto ai servizi (+4,2%). Si osserva un calo di assunzioni programmate per i servizi alle persone (-31,1%) e servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici (-19,1%).  Il 76,7% delle entrate programmate interessano le imprese con meno di 50 dipendenti (Campania 73,1%; Italia 63%).

Lavoratori previsti in entrata per settore di attività secondo la tipologia contrattuale.

Analizzando la tipologia contrattuale, nell' 82,7% dei casi verrà proposto un contratto alle dipendenze, in calo rispetto ad un anno fa (86,4%). Nel 9,9% dei casi verrà proposto un contratto non alle dipendenze (+ di 2 p.p. rispetto a marzo 2022). Per il personale alle dipendenze, verrà proposto nel 65% dei casi un contratto a tempo determinato, nel 28% un contratto a tempo indeterminato, nel 6% apprendistato e nell’1% altri contratti. Il ricorso al contratto a tempo determinato è più frequente nei servizi alle persone (75%) e servizi alle imprese (69%). Mentre, il contratto a tempo indeterminato è maggiormente indicato nelle costruzioni (32%) e nel commercio (31%).

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