![](https://tavolodigitale.camcom.it/sites/default/files/styles/landscape_news/public/default_images/icone_stackeholder_no%20contenuto_0.png?itok=1vKtXYXT)
CCIAA dell'Emilia: nuovi contratti in lievissimo calo in provincia di Parma
Martedì 26 Settembre 2023 - 12:30CCIAA DELL’EMILIA: NUOVI CONTRATTI
IN LIEVISSIMO CALO A SETTEMBRE
IN PROVINCIA DI PARMA
Ad evidenziarlo sono le analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior; analisi dalle quali emerge il perdurare della leggera tendenza alla riduzione per tutto il trimestre settembre-novembre, con i nuovi contratti previsti a quota 13.740 e in calo dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Analogo l’andamento in provincia di Reggio Emilia (14.620 nuovi contratti nel trimestre e -2,2% sullo stesso periodo del 2022), mentre in provincia di Piacenza è previsto un leggero aumento (+2,1% nel trimestre, con 8.410 nuovi contratti).
Tornando ai dati del mese di settembre in provincia di Parma, i nuovi contratti si concentreranno per il 68,2% nel settore dei servizi, con 3.550 nuovi contratti e un calo dell’1,9% rispetto al settembre 2022); una flessione determinata dal calo del comparto dei servizi alle imprese (1.380 nuovi contratti, con un -2,8 % rispetto a settembre 2022), dei servizi di ristorazione e alberghieri (720 contratti, con -8,8%) e del commercio (-2%, con i contratti a quota 490), non compensati dall’aumento, pur rilevante (+5,5%) del segmento dei servizi alla persona, per il quale è prevista l’attivazione di 950 nuovi contratti.
Per il settore industriale i nuovi contratti previsti in settembre sono 1.650, con un -1,2% rispetto allo stesso mese del 2022, tutto ascrivibile all’industria manifatturiera e alle public utilities, mentre appare stabile a quota 340 nuovi contratti il comparto delle costruzioni.
I contratti a tempo indeterminato o di apprendistato copriranno una quota del 22% del totale, mentre nel 78% dei casi si prevedono contratti a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita.
Le attivazioni di contratti interesseranno per una quota del 30% giovani con meno di trent’anni e, per il 17%, riguarderanno laureati.
Come ormai accade puntualmente, le aziende parmensi incontreranno difficoltà, anche nel mese di settembre, nel reperimento delle figure professionali ricercate, problema che si riscontra per il 52% dei profili e che raggiunge quote anche sensibilmente più alte in alcuni segmenti di specializzazione.
Nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, ad esempio, la domanda di tecnici informatici è infruttuosa nell’ 81,8% dei casi, mentre quella di tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi lo è nell’80,4% dei casi. Di difficile reperimento anche gli ingegneri (nel 76,1% dei casi) ed anche i tecnici della salute (70,6% di ricerche infruttuose).
Per quanto riguarda gli impiegati e le professioni commerciali e dei servizi, sono di più difficile reperimento gli esercenti e gli addetti nelle attività di ristorazione (60,3% dei casi), gli addetti alla segreteria ed agli affari generali (53,8%), gli operatori della cura estetica (46,4%) e i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (il 43,2% risulta di difficile reperimento).
Per gli operai specializzati, le maggiori difficoltà di reperimento si scontano per quelli specializzati nella carpenteria metallica (nel 84,2% dei casi, di difficile reperimento), seguiti dagli operai specializzati in edilizia (80,5%), da meccanici, montatori, riparatori e manutentori macchine (76,3% dei casi), e dai conduttori di veicoli a motore (70,6%).
Ti è stata utile questa pagina?:
No votes yet