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CCIAA CASERTA - Bollettino Excelsior-FEBBRAIO 2023

 
 
 
Excelsior Informa – Provincia di Caserta – FEBBRAIO 2023
 
Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale.
 
Sono 4.900 le opportunità di lavoro offerte dalle imprese casertane per il mese di febbraio, +1.050 unità rispetto allo stesso periodo del 2022; nel trimestre febbraio-aprile le imprese hanno in programma di assumere 14.010 di lavoratori (+2.940 unità rispetto al trimestre febbraio-aprile 2022). I livelli della domanda di lavoro delle imprese si mantengono superiori a quelli registrati nell’analogo periodo pre-Covid (+990 su febbraio 2019, +2.440 sull’analogo trimestre 2019). A livello regionale, le entrate programmate sono 30.400 per il mese di febbraio (+5.290 rispetto ad un anno fa) e 96.850 per il trimestre febbraio-aprile (+15.810 rispetto all’analogo periodo di un anno fa). A livello nazionale, sono 386mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di febbraio e 1,2 milioni quelle per il trimestre febbraio-aprile, +68mila rispetto a febbraio 2022 (+21,5%) e +175mila con riferimento all’intero trimestre (+17,1%). La dinamica positiva della domanda di lavoro delle imprese in questi primi mesi dell’anno si conferma anche confrontando i livelli pre-Covid (febbraio 2019), rispetto ai quali si evidenzia una crescita del 15,6%, pari a +52mila assunzioni.
Il 16,1% delle assunzioni previste in Campania (30.400 unità) è destinata alla provincia di Caserta.    Le imprese che prevedono assunzioni saranno pari all’11,9% del totale (Campania 11,1%, Italia 13,1%). La percentuale delle imprese che assumono varia tra un massimo di 17,8% (provincia di Gorizia) ed un minimo di 9,7% (provincia di Nuoro). In provincia, le previsioni più ottimistiche sono da attribuire al settore delle costruzioni (+82,5% nel mese e +96,7% nel trimestre) e dei servizi alle imprese (+40,3% nel mese e +2,9% nel trimestre). In termini assoluti, è il settore dei servizi alle imprese a registrare le maggiori opportunità con 1.080 assunzioni a febbraio e 3.120 assunzioni nel trimestre febbraio-aprile 2023. Il 20% dei contratti programmati sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (figure " high skill"), quota inferiore alla media regionale (23,1%) e nazionale (21,8%). Il 16,8% delle entrate sarà destinato a personale laureato (Campania 17,1%; Italia 15,9%). Ai giovani sarà destinato il 30,9% dei contratti programmati (Campania 30,3%, Italia 32,3%). Le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati in 38,9 casi su 100 (+4 punti percentuali rispetto a febbraio 2022). L'indicatore per la regione è pari al 41,9% e per l'Italia si attesta al 46,2% (un valore superiore di circa 6 punti percentuali rispetto ad un anno fa).
 
Aree funzionali di inserimento delle professioni.
 
Delle 4.900 entrate programmate, il 44,4% saranno collocate nell'area "Produzione beni ed erogazione del servizio"; segue l'area "Commerciale e vendita" con il 18,7% del totale. Per le aree commerciali e della vendita, il 46,2% delle assunzioni previste è destinata ai giovani. Nel 51,7% dei casi l'azienda avrà difficoltà nel trovare profili da inserire nelle aree tecniche e della progettazione. Rispetto a febbraio 2022, in termini percentuali si riduce il peso delle figure professionali da inserire nell’area produzione ed erogazione del servizio (-4,1 punti percentuale). L’aumento più significativo, invece, si riscontra nell’area logistica (+2,2 p.p).
 
Le professioni riservate ai giovani.
 
Il 30,9% delle entrate programmate nel mese di febbraio viene espressamente riservato ai giovani fino a 29 anni (Campania 30,3%, Italia 32,3%). La quota è più elevata sia rispetto a gennaio 2023 (28,5%) che rispetto a febbraio 2022 (25,2%). Il 46,3% delle entrate degli "Impiegati, professioni commerciali e nei servizi" è destinato ai giovani. All’interno di questo gruppo professionale, le maggior opportunità per i giovani sono: operatori della cura estetica (62,9%), esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (58,3%), addetti alle vendite (52%).
 
Lavoratori previsti in entrata per gruppo professionale secondo la difficoltà di reperimento e l'esperienza richiesta. 
 
In termini assoluti, i profili professionali che prevedono più entrate sono: Addetti alle vendite (640 unità), Operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (620), Esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (370), Conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (360 unità). Nel 38,9% dei casi le imprese del territorio prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati (Campania 41,9%; Italia 46,2%), in calo rispetto al gennaio 2023 (41%) e in crescita di 4 punti percentuali rispetto a febbraio 2022. Le professioni più difficile da reperire, secondo le imprese, sono: operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (72,6%), Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (72,1%), Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (64,4%), Meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse, mobili (61,5%). Per il 77,5% delle entrate viene richiesta esperienza nella professione (21,2%) o nel settore (56,3%).
 
Titoli di studio più richiesti e quelli di più difficile reperimento.
 
Il 16,5% delle assunzioni (810 unità) previste sul territorio sarà destinato a personale laureato (Campania 17,1%; Italia 15,9%). Nel 30,7% dei casi verrà richiesto un livello di istruzione secondario (1.510 unità). Per la Campania, le opportunità per i diplomati è del 31,2%, mentre a livello nazionale la percentuale si attesta al 30%. Il titolo di studio più richiesto, a livello universitario, è quello ad indirizzo insegnamento e formazione (220 unità) e a indirizzo economico (140 unità). A livello secondario gli indirizzi maggiormente richiesti sono: amministrazione, finanza e marketing (410), turismo, enogastronomia e ospitalità (230), costruzioni, ambiente e territorio (150). Per la qualifica di formazione o diploma professionale gli indirizzi più indicati dalle imprese sono: meccanico (110), trasformazione alimentare (100) edile (100). Le imprese dichiarano che avranno difficoltà a reperire laureati con indirizzo medico e odontoiatrico (92%), chimico-farmaceutico (80%), sanitario e paramedico (73%). Per i diplomati, sarà difficile reperire quelli ad indirizzo chimica, materiali e biotecnologie (77,8%), costruzioni, ambiente e territorio (64,4%), elettronica ed elettrotecnica (63,3%). Per i qualificati sarà difficile trovare quelli con indirizzo elettrico (73,1%), trasformazione agroalimentare (69,8%), indirizzo ristorazione (60,3%).
 
Dinamiche settoriali.
 
I contratti programmati dalle imprese dell'industria sono 1.730, il 35,4 % del totale (Campania 31,5%, Italia 34,2%), mentre il 64,6% delle entrate programmate (3.160) si concentreranno nel settore dei servizi (Campania 68,5%, Italia 65,8%). Rispetto a febbraio 2022, tutti i settori di attività economica registrano un aumento delle assunzioni programmate, ad eccezione dei servizi alle persone (-12%) e servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici (-9,4%).  Il 76,2% delle entrate programmate interessano le imprese con meno di 50 dipendenti (Campania 73,4%; Italia 63,1%).
 
Lavoratori previsti in entrata per settore di attività secondo la tipologia contrattuale.
 
Analizzando la tipologia contrattuale, nell' 82,2% dei casi verrà proposto un contratto alle dipendenze, in calo rispetto ad un anno fa (87,1%). Nel 10,8% dei casi verrà proposto un contratto non alle dipendenze (+ di 3 punti percentuali rispetto a febbraio 2022. Per il personale alle dipendenze, verrà proposto nel 69% dei casi un contratto a tempo determinato, nel 24% un contratto a tempo indeterminato, nel 6% apprendistato e nell’1% altri contratti. Il ricorso al contratto a tempo determinato è più frequente nei servizi alle persone (86%) e turismo (75%). Mentre, il contratto a tempo indeterminato è maggiormente indicato nel commercio e nelle costruzioni (entrambi 32%).
 
 
 
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