
Reggio Emilia Excelsior marzo-maggio 2025
Venerdì 21 Marzo 2025 - 11:45CS 41 del 21/03/2025.
REGGIO EMILIA: NUOVI CONTRATTI
ANCORA IN CALO. -8,3% A MARZO
I nuovi contratti che le imprese reggiane intendono attivare nel mese di marzo 2025 mostrano ancora un’evidente tendenza alla diminuzione, con un dato complessivo di 3.890 nuove attivazioni e un 8,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2024.
Anche su base trimestrale il saldo dovrebbe essere negativo e di entità simile a quella mensile; sono previsti, infatti, 11.200 nuovi contratti, con una flessione dell’8,3% rispetto al periodo marzo-maggio dello scorso anno.
I dati, elaborati dal Sistema informativo Excelsior gestito da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia, evidenziano che continua ad essere l’industria il comparto che sconta le maggiori difficoltà.
In quest’ambito, infatti, le imprese reggiane hanno programmato complessivamente l’attivazione di 1.540 nuovi contratti, vale a dire il 18,9% in meno rispetto a marzo 2024; all’interno del comparto, l’industria manifatturiera e le public utilities mostrano un calo del 20,0%, portando a 1.200 i nuovi contratti, mentre le costruzioni, con 340 nuove attivazioni, segnano un’ulteriore diminuzione del 15,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il comparto dei servizi, che assorbirà il 60,2% di tutti i nuovi contratti a marzo, mostra invece un calo più lieve, con un -0,8% rispetto a marzo 2024.
All’interno del settore, per i servizi alle imprese sono previsti 950 nuovi contratti (+10,5% rispetto a un anno fa), per il commercio sono in vista 530 nuovi contratti (+3,9%), mentre i servizi alla persona con 330 nuovi contratti, dovrebbero registrare un +6,5%. Infine, nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione è previsto un forte calo (-20,9%), con 530 assunzioni a fronte delle 670 dello stesso mese del 2024.
Così come in passato, tra i nuovi contratti prevarranno largamente quelli a termine (tempo determinato e altri contratti con durata predefinita), pari al 74,0% dei casi, mentre le entrate stabili con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato si attesteranno al 26,0%, registrando così un calo rispetto al 27,0% di un anno fa.
Tra gli elementi più significativi dell’indagine, per marzo spicca la quota di nuovi contratti riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 35,6%.
Nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, i giovani sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (58,0%), di tecnici in campo ingegneristico (53,8%) e di tecnici della salute (30,9%). Nel settore delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come addetti alle vendite (56,7%), addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (54,9%) ed in entrambi i casi con il 40,0% gli addetti alla segreteria e agli affari generali e quelli della gestione amministrativa della logistica. Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine si prevede che molte delle nuove attivazioni verranno riservate ai giovani operai specializzati alle rifiniture delle costruzioni (56,8%), ai conduttori macchine movimento terra e maneggio materiali (56,5%) e ai meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (41,7%).
Marzo 2025 è segnato anche da una quota rilevante di candidati considerati introvabili da parte delle imprese della nostra provincia, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 55,5% dei casi. Le cause all’origine della difficoltà di individuare un candidato adeguato sono riconducibili in parte alla mancanza di candidati (nel 36,7% dei casi) e, in parte, all’insufficiente preparazione dei candidati (nel 13,6% dei casi), così come alla richiesta di profili che abbiano già maturato esperienze specifiche nei diversi ambiti di attività. Tra i profili più difficili da reperire a marzo, emergono, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, le figure dei tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi con il 79,5%, dei tecnici in campo ingegneristico (77,4%) e dei tecnici della distribuzione commerciale (76,9%). Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, gli operatori della cura estetica (75,0%), i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (73,1%) e infine i professionisti qualificati nei servizi personali (65,6%). Per quel che concerne il segmento degli operai, le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca di operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni (87,3%), di operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche (86,7%) e di meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (70,9%).
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